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Le nostre riflessioni - III Domenica di Pasqua

Immagine del redattore: Don G. MartiniDon G. Martini

Mattina grigia di fine novembre. Faccio colazione e penso a cosa devo fare nella giornata. Sono triste: oggi sarebbe stato il compleanno della mia mamma . Lei non c'è più da trentadue anni, ma il vuoto c'è ancora e non passa.

Ore 12 visita prenotata a Villa Torrigiani sulla strada per San Domenico. MI accompagna mio marito. Aspettiamo il mio turno. La dottoressa è in ritardo, un'ora di attesa. Non ho comprato nemmeno il giornale. Mi guardo intorno: altre persone sedute, come noi. Arriva pian piano una signora anziana con passo esitante e si siede vicino a me; è affaticata , mi dice che è venuta a piedi dalla fermata dell'autobus. Tanta strada e in salita, ci ha messo più di un'ora! Nessuno poteva accompagnarla. Poi l'oculista la chiama. Entro anch'io per la mia visita: cinque minuti, una ricetta e via! Sono irritata, mattina sprecata! Abbiamo finito possiamo andare. " Ma quella donna ora come farà?" Ce lo chiediamo io e mio marito. L'aspettiamo e la portiamo giù noi, fino alla fermata." Così facciamo. In macchina lei ci dice che ha il Parkinson. Le chiediamo dove abita. Intanto incomincia a piovere. Le diciamo che l'accompagniamo a casa, a Coverciano. Ci ringrazia. in macchina parliamo. lei è peruviana e abita a Firenze da alcuni anni.

Arriviamo davanti a casa sua, ci salutiamo. " E' il Signore che vi ha mandato oggi! Senza di voi io non avrei saputo come fare. Ditemi i vostri nomi, così posso pregare per voi." Le diciamo i nostri nomi e lei mi abbraccia . Le chiedo anch'io il suo nome. "Jolanda" mi risponde.

Allora mi vengono le lacrime agli occhi: il nome della mia mamma, proprio oggi la incontro, il giorno del suo compleanno! Anche lei è commossa...

Forse è una coincidenza... Ma a me piace pensare che il Signore si è fatto vicino alla mia tristezza e mi è venuto incontro, proprio quando mi sono fatta " prossimo" a una sua creatura.

Lorenza

 

In cammino verso Emmaus

Il racconto dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35) è senza dubbio il brano evangelico che più ha segnato le nostre scelte di vita: la famiglia, la fede, la comunità, l’accoglienza, il servizio, la strada, il lavoro abbiamo cercato, nel nostro piccolo, di affrontarli alla luce di questa pagina straordinaria così piena di suggestioni ed implicazioni per noi cristiani, e non solo. Abbiamo trovato, lungo il cammino, uomini e donne che hanno condiviso gioie e fatiche, dubbi e speranze e ci hanno aiutato nella fraternità.

Una riflessione

Alla luce della bella esperienza fatta nella nostra parrocchia, siamo riconoscenti in particolare verso suor Giacomina per averci introdotti e istruiti sulla Lettura popolare della Bibbia, realizzata in cinque gruppi domestici. E’ evidente infatti la stretta analogia tra l’incontro con Gesù dei due discepoli lungo il cammino (di fede) sulla strada verso Emmaus e il metodo adottato dai poveri negli incontri biblici delle comunità dell’America latina: mettersi in ascolto della realtà, illuminare la situazione con l’ausilio della Bibbia, condividere e celebrare in comunità il coraggio invece della paura, la speranza invece della disperazione, il ritorno alla responsabilità invece della fuga.

Paolo e Angiolina

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